La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato nel 2021 l’istituzione della “Giornata Nazionale dello Spazio”, da celebrarsi il 16 dicembre di ogni anno. Tale giornata ha lo scopo di informare i cittadini italiani sulle attività spaziali, promuovere all’estero l’eccellenza italiana nel settore spaziale e consentire di comprendere meglio l’ampia gamma di ritorni che il settore Spazio offre al Paese.

La data scelta ha un significato storico, visto che la storia italiana nello spazio ha avuto inizio con il lancio del satellite S. Marco 1, avvenuto il 15 dicembre del 1964, grazie al quale l’Italia è divenuto il terzo paese, dopo Stati Uniti ed Unione Sovietica, a mettere in orbita un satellite artificiale interamente realizzato a livello nazionale.

Grazie ad un impegno istituzionale ed industriale significativo, l’Italia ha costruito nel tempo una filiera spaziale completa ed operante in tutti i settori (scienza, esplorazione, telecomunicazioni, osservazione della terra e navigazione con relativi servizi e applicazioni in upstream, midstream e downstream), alimentata da una rete di università e poli di ricerca di eccellenza, supportati dall’impegno dell’Agenzia Spaziale Italiana e di altre istituzioni, tra cui la Difesa, che contribuiscono a gestire le missioni nazionali e internazionali in collaborazione con le istituzioni spaziali degli altri paesi.

Lo Spazio è un asset strategico anche per lo sviluppo economico, grazie alla spinta che fornisce al progresso tecnologico, industriale e per i servizi che consente di rendere disponibili, con impatti positivi e ricadute su un ampio bacino di utenti finali (istituzionali e commerciali).

Nell’Info Day La Scuola di Ingegneria Aerospaziale, l’Ordine degli Ingegneri di Roma e Provincia e l’Istituto Italiano di Navigazione illustreranno le attività che loro svolgono in ambito spaziale.

La Scuola di Ingegneria Aerospaziale

Le origini della Scuola di Ingegneria Aerospaziale risalgono al 1926, anno in cui venne istituita la Scuola di Ingegneria Aeronautica presso l’Università di Roma; negli anni 1930 e 1940 la Scuola divenne un’istituzione di rilevanza mondiale in campo aeronautico con l’ottenimento di importanti risultati di ricerca e tecnologici.

Dagli anni 1960 le attività della Scuola iniziarono a concentrarsi maggiormente nel campo spaziale, sì che nel 1963 la denominazione fu variata in quella attuale di Scuola di Ingegneria Aerospaziale.

Professori e tecnici della Scuola hanno progettato e realizzato i satelliti della serie San Marco. Grazie al lancio del primo satellite della serie, nel 1964 l’Italia è diventata la terza nazione al mondo, dopo Stati Uniti e Unione Sovietica, a immettere in orbita un proprio satellite. Nel 1962 la Scuola ha creato una piattaforma di lancio nei pressi di Malindi in Kenya, che è stata usata fino al 1988 senza riportare alcun fallimento nei lanci.
Nel 1997 la Scuola ha avviato un programma d’istruzione chiamato UniSat, consistente nel far progettare e realizzare microsatelliti dagli studenti della Scuola; i satelliti UniSat sono stati lanciati nello spazio dai razzi russo-ucraini della serie Dniepr con cadenza biennale, corrispondente alla durata del corso di studi. Grazie alla serie UniSat e ad altri satelliti più recenti chiamati Edusat, Lares, TigriSat e STECCO,  e agli ultimi due satellitiLARES-2 e AstroBioCubeSat lanciati sul volo inaugurale del Vegac, la Scuola è diventata un’istituzione “bandiera” a livello mondiale in campo spaziale.

L’Ordine degli Ingegneri di Roma e Provincia

L’Ordine degli Ingegneri di Roma e Provincia sviluppa momenti di formazione per gli ingegneri in vari settori dell’ingegneria e in particolare nel settore spaziale. Ha recentemente costituto una Area denominata Aerospazio nella quale operano quattro Commissioni. Queste commissioni sono formate da ingegneri iscritti all’Ordine, hanno un Presidente, un Vice-Presidente e un Segretario e hanno la finalità di promuovere lo sviluppo delle professioni legate all’ingegneria attraverso lo scambio di esperienze, il confronto su tematiche tecniche specifiche, la creazione di reti di competenze, la diffusione delle conoscenze tecniche, anche mediante la proposizione di attività formative, seminariali ed iniziative editoriali.

Le quattro Commissioni coprono i quattro argomenti aerospaziali: Costellazioni e Servizi per lo Spazio, Materiali & Nanotecnologie, Esplorazione dello Spazio – Lanciatori, Navigazione Satellitare.

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